Hai incontrato qualche bruco dall'aspetto peloso nel tuo giardino oppure dei grossi nidi "lanosi" sui rami di qualche albero?

Sei di fronte ad un'infestazione da processionaria (della quercia o del pino), un insetto che può minacciare seriamente la salute delle persone, degli animali e dei tuoi alberi!

Allontana immediatamente bambini e animali domestici dall'area infestata e rivolgiti a dei professionisti per mettere in sicurezza il tuo giardino ed i tuoi affetti il prima possibile

I peli urticanti della processionaria possono causare irritazioni epidermiche e reazioni allergiche, e data la sua pericolosità, la lotta a questo infestante è obbligatoria su tutto il territorio nazionale ed è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007.

Domande più frequenti


Come si riconosce la processionaria?

Il colore del corpo tendenzialmente oscilla tra l'arancio ed il marrone, ed inoltre si presenta con delle strisce grigio-bluastre. Verso gennaio questi insetti costruiscono nidi bianchi simili a delle tende vicino alle cime degli alberi di pino, che a volte possono essere grandi come un pallone da calcio.

Perché devo allontanare immediatamente i miei animali domestici dalla zona infestata?

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto, andando incontro ad un violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
In caso di sospetto ingerimento, contatta subito il tuo veterinario!

Quale è il momento migliore per intervenire contro la processionaria?

Entro la fine dell’inverno, prima che le larve di processionaria escano dal nido è possibile rimuovere manualmente i nidi dalle piante infestate.
La rimozione e la successiva distruzione dei nidi sono operazioni rischiose che richiedono competenza e indumenti protettivi adeguati al fine di evitare il contatto con i peli urticanti delle larve e scongiurare il rischio di
dispersione nell’ambiente.
Nel caso non sia possibile l’asportazione completa dei nidi, a partire dal mese di febbraio e fino ai primi di maggio è possibile installare delle trappole capaci di raccogliere i bruchi della processionaria che in questo periodo si mettono in cammino lasciando i nidi sugli alberi per tornare sul suolo ad interrarsi.
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"Con la blatta non darci di ciabatta!"

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